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martedì, 3 Dicembre 2024

L’amore per l’arte, l’impegno a Milano e la tv. La scomparsa di Philippe Daverio

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E’ morto a 71 anni all’istituto dei Tumori di Milano lo storico dell’arte Philippe Daverio. Nato nel 1949 a Mulhouse, in Alsazia, da padre italiano e madre alsaziana, Daverio, arrivato in Italia per gli studi universitari, aveva aperto nel 1975 una galleria con il suo nome in via Monte Napoleone, a Milano, e poi una seconda a New York, una decina d’anni dopo.

Dal 1993 al 1997 è stato assessore alla Cultura, al Tempo Libero, all’Educazione e Relazioni Internazionali della giunta Formentini nel comune di Milano.
Come gallerista ed editore ha pubblicato una cinquantina di titoli, comprese alcune pubblicazioni scientifiche, ed era anche direttore della rivista Art e Dossier. Con i suoi occhiali tondi e l’immancabile farfallino, il grande pubblico lo ha conosciuto nel 1999 come inviato della trasmissione Art’è su Raitre. L’anno dopo è stato autore e conduttore della trasmissione Art.tù, poi dal 2002 al 2012 autore e conduttore di Passepartout, programma d’arte e cultura divenuto Il Capitale, e del programma del 2011 Emporio Daverio per RAI 5.
Nel settembre 2014 era diventato direttore artistico del Grande Museo del Duomo di Milano, e dal 2015 membro del Comitato scientifico della Pinacoteca di Brera e Biblioteca nazionale Braidense.

“Intellettuale di straordinaria umanità, un capace divulgatore della cultura, uno storico dell’arte sensibile e raffinato. Con sagacia e passione, ha accompagnato le italiane e gli italiani nell’affascinante scoperta delle architetture, dei paesaggi, dell’espressione creativa, degli artisti, delle fonti del nostro patrimonio culturale”, le parole di ricordo del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

“Dispiace molto per Philippe Daverio, era un grande storico dell’arte e ha dimostrato di saper fare una televisione sull’arte di grandissima qualità”, ha commentato invece il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.

Del suo amore per il capoluogo lombardo ha invece parlato il sindaco della città Giuseppe Sala. “Daverio è stato un innamorato di Milano cui ha sempre dato la forza della sua originalità e della sua competenza, dal Comune alla Scala fino al Museo del Duomo e a Brera”, ha scritto sulla sua pagina Facebook.

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