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giovedì, 21 Novembre 2024

Come si diventa giornalista?

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Spesso non dipende dal fine personale ma dal mondo del lavoro al momento della scelta. Appena si accende la lampadina del voler diventare giornalista è necessario iniziare a prendere contatti con le testate on-line che risultano iscritte regolarmente al Tribunale regionale di competenza. Questo è infatti il primo requisito per aver accesso intanto  all’Elenco dei pubblicisti, dal momento che l’Ordine dei Giornalisti prevede tre distinti elenchi: Pubblicisti appunto, che si suppone siano coloro che esercitano quest’attività come secondaria (art. 35 legge n. 69/1963); Praticanti, ovvero quanti stanno svolgendo il tirocinio di 18 mesi; Professionisti, ovvero i giornalisti che hanno superato l’esame di Stato ed esercitano il lavoro di giornalista come attività principale. 

La testata deve essere riconosciuta dal Tribunale e l’aspirante pubblicista deve aver scritto nell’arco dell’ultimo biennio un complessivo di 65 articoli retribuiti per mezzo di ritenuta d’acconto del 20%. Tutto quello che scriverete gratuitamente, sotto forma di volontariato o sul proprio blog, sarà utile unicamente ai fini di portfolio da comunicare alle testate in fase di colloquio o invio del Curriculum Vitae.
Percorrere la via del professionismo con inserimento nell’albo è una via non del tutto semplice, considerando che ci sono pubblicisti di fama internazionale che vengono considerati giornalisti per esperienza ma non lo sono di fatto.
Ai sensi dell’art. 1 legge n. 69/1963, sono infatti professionisti coloro che esercitano in modo esclusivo e continuativo la professione di giornalista; sono pubblicisti coloro che svolgono attività giornalistica non occasionale e retribuita anche se esercitano altre professioni o impieghi.

Per diventare giornalisti professionisti, ed iscriversi nel relativo elenco, è necessario:

A) praticantato o scuola di giornalismo

1) svolgere 18 mesi di praticantato (art. 34 legge n. 69/1963 e criteri interpretativi al link www.odg.it/leggi-e-documenti) e, inoltre, frequentare uno dei corsi di preparazione teorica anche “a distanza”, della durata minima di 45 ore, promossi dal Consiglio Nazionale o dai Consigli Regionali dell’Ordine;
2) in alternativa, aver frequentato per un biennio una delle scuole di giornalismo riconosciute dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti (www.odg.it/scuole-di-giornalismo);

B) superare l’esame di idoneità professionale (art. 32 legge n. 69/1963Altre informazioni si trovano su www.odg.it/chi-siamo/ordinamento, alla voce “Albo” e nel Regolamento di attuazione della legge n. 69/1963, il DPR 115/1965

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